Chapter 2:To Be Satisfied
Una volta alzato dal letto diedi un’occhiata all’orologio: erano circa le sette del mattino. Non mi stupii nel vedere ancora Mihael dormire a quell’ora, pur essendo sua abitudine non riuscire a dormire fino a più tardi delle sei. Era debole e stanco. Non solo per le sue condizioni: tante settimane in ospedale dovevano averlo consumato parecchio. Gli ospedali tolgono la voglia di fare qualsiasi cosa. Ricordo che quando andavo a trovare mia madre, malata di meningite, l’unica cosa che riuscivo a fare era stendermi su un letto, un divano, anche sul pavimento, se necessario, e dormire.
Andai immediatamente a infilarmi sotto la doccia e aprii il rubinetto: ne uscì acqua ghiacciata. Stetti per cinque minuti a lasciar scorrere l’acqua dalla testa su tutto il resto del corpo, finché non sentii il cervello congelarsi.
Avvolsi un asciugamano attorno alla vita e asciugai i capelli con un asciugamano più piccolo. Entrai in cucina e trovai Mihael seduto al tavolo, in boxer. Stava spalmando con aria scocciata della crema al cacao su un toast. Aveva un bicchiere pieno di succo d’arancia e accanto vi era il cartone. Sorrisi un po’ e gli dissi:
-‘Giorno.
-Mh.
-‘Mh’?
-Che c’è?
-Dormito bene?
-Mh… non proprio. Sai Matt?
-Cosa?
-Ti ho sognato.
Sorrisi sinceramente.
-E cos’hai sognato?
-Non ricordo con esattezza.
Lo baciai su una guancia e la percorsi mordicchiandola fino ad arrivare alle sue labbra.
Incastrai le mie labbra alle sue e dopo alcuni istanti sentii la sua lingua attraversare la mia bocca e stuzzicare la mia. Non esitai a rispondergli. Dopo poco mi avvinghiai al suo corpo, trasferendo il mio sulla sua sedia. Mi appoggiai piano, stringendolo con un braccio dietro la schiena, mentre con l’altro cercavo faticosamente di mantenere l’equilibrio. Le sue mani in infiltravano con foga tra i miei capelli e mi spingevano sempre di più verso il suo corpo caldo e impaziente. Quando riuscii a trovare una posizione comoda, percorsi il suo petto nudo con una mano, attraversai l’addome e la passai sotto l’elastico dei suoi boxer. Mihael mi bloccò afferrandomi piano il polso e si staccò a forza da quel bacio. Mi guardò negli occhi:
-No, Matt. Non puoi… non possiamo – disse con voce languida e bassa. Chiusi la bocca, che fino a quel momento era rimasta socchiusa e abbassai un po’ le palpebre.
Passarono pochi istanti e, con mia grande sorpresa, sentii le sue labbra scorrermi sull’addome baciandolo. Fece una pausa per sfilarmi l’asciugamano, poi tirò fuori la lingua e iniziò a passarla lentamente su e giù per il mio membro eretto. Iniziai a gemere con enfasi, inarcando la schiena e gettando il capo all’indietro. Poi sentii le sue labbra chiudersi attorno alla mia virilità e accarezzarla con dolcezza e con l’aiuto della lingua. Riprese ad andare su e giù e continuò fino a un attimo prima che venissi con un gemito più forte.
Risalì lentamente il mio corpo, poi avvicinò le sue labbra al mio orecchio sussurrandomi:
-Per ora puoi accontentarti di questo.
Scusate s'è corto, è che li scrivo tutte le sere verso mezzanotte e le posto direttamente *nottambula*
Ditemi comunque se va bene ^^