Oppio, candele e depressione.

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·.·•L_Lawliet_poppy•·.·
view post Posted on 22/1/2010, 14:44




Yuki Takahashi
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Se ne era andato. Aleister Vlad mi aveva abbandonata. Ed ora ero lì, da sola, le lacrime che mi scendevano copiose dagli occhi rigandomi le guance.Lui se ne era andato via, come tutte le persone che erano venute prima di lui. Pensavo che lui fosse diverso. Ma mi sbagliavo. Ed ora ero lì, sola come un cane. La gola mi bruciava Sentivo che avevo bisogno di alleviare quel dolore. Quel dolore che mi straziava il petto. Mi ero ripromessa che non l'avrei più fatto ma decisi che potevo anche permettermi di farlo; che avevo da perdere ormai? Ma non avrei potuto farlo senza le dovute precauzioni. Così, facendo attenzione che nessuno mi vedesse, mi diressi verso la parte più isolata e completamente inutilizzata del giardino. Non c'era nessuno. Perfetto. Mi inoltrai in un labirinto di siepi, fino a che non giunsi ad uno spiazzo. Mi sedetti per terra. Solo allora notai che i cespugli erano cespugli di rose. Il mio viso si trasformò in un ghigno. Rose...quelle che lui ha dimostrato di gradire...il cui odore ha richiamato la sua attenzione sul fazzoletto che avevo lasciato cadere...odio questi fiori! Non profumerò mai più il mio fazzoletto a quel modo! E odio anche la mia voglia. Lui ha detto che è bella. Aleister Vlad, quello che sto per fare è solo colpa tua!
Così dicendo mi strappai il collarino che lui aveva così dolcemente sistemato sul mio collo e cominciai a frugare furiosamente nella mia borsa, alzai il doppiofondo ed estrassi candele e sigarette all'oppio. Con le mani tremanti cominciai ad accendere tutte le candele, che sistemai attorno a me. Aspirai gli inebrianti fumi dell'oppio. Brividi di soddisfazione mi pervadevano. Chiusi gli occhi e accesi anche la sigaretta, aspirandone boccate.
 
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