Questa scuola non mi ispira niente di buono, privata per doc

Kurt Stephen Wagner

L'autobus mi abbandonò proprio davanti alla maestosa entrata della Sokolov Academy. C'era solo da sperare che qualcosa non andasse storto da subito.
Anche se il pensiero della voce affannata di Emely...
Viel zu spät (troppo tardi ndVendect). Adesso è meglio che mi muova, prima di gelare
Guten Morgen! C'è nessuno? esclamai trascinando il borsone lungo il vialetto innevato. C'era tanta neve, mi ricordava la Germania.

Eiko Lightman

Ero arrivata da poco più di mezz'ora e mi ero fermata ad osservare l'entrata della scuola, per richiamare alla mente i ricordi dell'anno precedente. Una delle prime cose che volevo fare era trovare Sarah e raccontarle cosa avessi fatto durante l'estate.
A un tratto sentì una voce dietro di me. Aveva un accento strano, forse tedesco. Andai subito incontro al ragazzo che aveva parlato, volevo capire chi fosse.
- Ciao.
Uhm, che carino.
Gli tesi una mano.
- Io mi chiamo Eiko Lightman. Sei nuovo di qui?

Ciao.
Risposi subito: Buongiorno.
Io mi chiamo Eiko Lightman. Sei nuovo di qui?
La ragazza mi porse una mano. Attesi un secondo, titubante, ma la strinsi.
Io sono Kurt Wagner. Piacere

Io sono Kurt Wagner. Piacere
- Allora devi essere tedesco. Magari sei anche un discendente del grande compositore - Ridacchiai.
Quel ragazzo era un tipo strano, molto serio. Però sembrava a posto.
- La Germania è lontana. Come mai sei venuto fin qui? Se posso chiederlo, ovviamente. Non intendevo essere scortese.

Mi lasciò interdetto il fuoco di fila che mi aveva fatto quella ragazza.
Ma cosa vuole da me?, pensai con un filo di irritazione ben celata.
- Io non abito più in Germania da...be', da una vita. Frequento la scuola assieme ad una mia amica. risposi asciutto.

Ascoltandolo mi resi conto che forse avevo esagerato. Mi infilai le mani in tasca e poi mi scusai:
- Mi dispiace, non volevo offenderti, solo che a volte sono un po'... come dire, affrettata. Spero non te la sia presa troppo.

Misi le mani avanti.
Macché, nessun problema, davvero. Non amo molto parlare della Germania in qVesto periodo

Gli sorrisi, felice di non aver già rovinato tutto.
- Bene, sono contenta. Vedo che sei appena arrivato. Forse sei un po' stanco, che ne dici se ci sediamo su una panchina? Io sinceramente non mi reggo più in piedi, eheh.

Mi strinsi nelle spalle. Se non aveva freddo, per me andava bene. Ero abituato a temperature ben più basse.
- Eiko... posso farti una domanda? Perchè non hai fatto commenti su di me?- le domandai piegando la testa di lato, mentre mi sedevo accanto a lei su una panchina appena ripulita dalla neve.

Mentre si sedeva mi fece una strana domanda: Perchè non hai fatto commenti su di me?
- Non vedo perché avrei dovuto fare commenti. Ok, sei un po' blu e non ti piace parlare di certe cose, ma ho visto molto di peggio, anche in questa scuola. Anzi, devo dire che tu mi ispiri una certa fiducia. Sei un tipo a posto, Kurt - gli risposi, sicura.

Oh, Gut.
Devo ammettere che quel..un po' blu... mi ha davvero steso
Mi misi a ridere.
Cosa intendi per "molto peggio". Ci sono dei manicai? scherzai.

- Mail-chan non è troppo a posto, ma con un pugno sul naso si sistema.
Mi guardò inorridito.
- Sto scherzando!!! Non gli ho mai dato un pugno sul naso. Comunque una volta che l'hai conosciuto può rivelarsi anche simpatico. Dico solo che ci sono alcuni ragazzi dal passato misterioso e dal carattere alquanto particolare: vedrai un po' di tutto, ma fin'ora non è mai morto e/o scappato nessuno.
Dopodiché gli mostrai un grande sorriso sardonico ad occhi chiusi.
Forse ho esagerato, non vorrei che si fosse spaventato.

Eiko sorrise ad occhi chiusi, e ne approfittai per osservarla meglio.
Era bionda, un fenomeno molto comune in Inghilterra, ma era il suo fisico ad incuriosirmi. Sebbene magra, si vedeva distante un miglio che era una tipa abituata a fare sport... anche se era molto più bassa di me.
- Mail-chan... Per quanto ne so, Night sarebbe stata capace di uscirci da subito, pensai esasperato.
- Ehm...che sport pratichi?