| Sibyl Sokolov e Mailæn Fujiwara
Nevicava. Cielo, quanto odiavo la neve. Imbrattava il mio vialetto, ghiacciava la mia scuola e caricava i miei alberi come contadini che devono portare delle fascine. E poi faceva freddo. Mi strinsi nella pelliccia che era arrivata il giorno prima da Mosca e imprecai tra i denti. Non riuscivo ancora a capire come avesse fatto quel demone di Mail a convincermi ad organizzare la seconda inaugurazione in pieno inverno. Lui, per altro, era vispo e allegro come un bambino alla sua prima nevicata. - Mail-chan, non hai freddo? - chiesi, alzando un sopracciglio. Era di nuovo vestito con quegli abiti ottocenteschi senza senso, che non sembravano particolarmente pesanti. - No - disse, con sincero stupore. - Perché, lei sì, Sybil-sama? - Eccome. Mail si strinse nelle spalle, come se non gliene importasse molto, e salì gli scalini che portavano al palco. Lo seguii. - Sybil-sama, si sistemi lì - disse, indicandomi un poggio. C’erano un leggio e un microfono. Sbuffai una nuvola di condensa e andai a sistemarmi dietro il leggio. Nevicava ancora, con piccoli e soffici fiocchi, e i miei studenti erano lì, sotto il palco, tremanti e con il naso rosso, ad aspettare me. Erano in pochi, dopotutto. Erano solo i nuovi iscritti, in quanto i vecchi alunni erano a casa loro, sotto le coperte, a dormire. Dopotutto, erano stati, anni addietro, presenti alla prima inaugurazione. Borbottavano tutti. Richiamai la loro attenzione picchiettando sul microfono. Immediatamente, tutte le teste si girarono. Sorrisi. - Benvenuti, ragazzi, alla seconda inaugurazione dell’Accademia Sokolov. Come voi saprete, questa scuola è stata vittima della crisi mondiale, quest’anno, ed abbiamo dovuto chiuderla per qualche tempo. Adesso, però, siamo pronti a tornare all’antico splendore! Mail premette il tasto del suo microfono anche prima che avessi finito. - Grazie, Sybil-sama. Allora, ragazzi, mi dispiace che non siate presenti tutti, perché oggi ho bisogno di farvi un annuncio, riguardante qualcosa di completamente nuovo. È stata inserita nella nostra scuola una nuova carica onoraria: i Prefetti. Io sono il primo, scelto dalla direttrice. D’ora in avanti, chiunque di voi che abbia raggiunto i quindici anni potrà candidarsi a Prefetto. Un Prefetto dovrà mantenere l’ordine, far rispettare le regole ai ragazzi, e a volte verrà anche incaricato di tenere delle lezioni. Perciò dovete subito capire che è un ruolo molto impegnativo. Detto questo, vi auguro una buona permanenza nell’Accademia Sokolov. - Se avete domande, io e Mail siamo a vostra completa disposizione.
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