Misaki e Usagi
<dato che stiamo insieme credo di dover essere io quello che ha il diritto di conoscerti meglio di chiunque altro…Uhm…Qualcosa del genere…Scusami ho parlato troppo e tu sarai senz’altro stanco>
<misaki…>
<ok, come non detto!>
<aspetta Misaki!>
<ho capito ormai che se voglio sapere qualcosa devo scoprirmela da solo>
<dillo ancora. Dimmi il motivo per cui vuoi conoscermi meglio>
<come faccio a saperlo?>
<lo sai benissimo>
<sarà colpa della stravaganza della gioventù>
<allora…comincio io…Mio fratello Haruhiko e Isaka-san sono amici fin dall’infanzia. Probabilmente l’avrai già notato, ma mio fratello ed io o piuttosto, la mia famiglia ed io, non andiamo molto d’accordo. Per questo…>
<scusami! Non intendevo comunque forzarti a parlarne>
<va tutto bene, del resto hai ragione…La persona giusta con cui farlo sei tu>
<no, lascia stare se non vuoi…Mi dispiace Usagi-san, non voglio certo crearti problemi. È solo che mi sono sentito non considerato e per questo motivo mi sono arrabbiato. Inoltre…Ah…A proposito…Usagi-san, cosa vuoi?>
<per celebrare la tua vittoria del premio letterario. Ah…anche se a dire il vero non posso permettermi nulla di speciale. Senza contare poi che riceverò il mio stipendio non prima di due settimane quindi sarebbe gentile da parte tua o aspettare fino ad allora oppure potermi anticipare la cifra che mi riserverei di restituirti subito a stipendio ottenuto. Mi chiedo se anche così si potrebbe considerare un “regalo”>
<adesso calmati. Non voglio che tu dia troppo peso a questa storia>
<ma occasioni come queste sono importanti e vanno festeggiate! Intendo, inoltre, leggere il tuo libro, credimi, quindi per ora…Congratulazioni per la tua vittoria! C-cosa c’è?>
<dovresti riorganizzare davvero i pensieri che ti frullano in quella testolina prima di parlare. Ma comunque…grazie di cuore. Molte persona si sono congratulate con me ma devo ammettere che le tue parole sono quelle che mi hanno reso più felice.>
Bacio.
‘La mia lingua…Il mio corpo…Il mio respiro…’
<c’è qualcosa in realtà che mi piacerebbe ricevere da te per festeggiare.>
<c-cosa?>
<te>
‘Lo sapevo!’
<ah… A-aspetta un attimo>
<non voglio>
‘No, così non va bene. Non posso permettere che anche in quest’occasione sia sempre lui a condurre il gioco! Devo essere io per una volta a prendere l’iniziativa!’
<s-stanotte, comando io!>
<ne sei sicuro?>
<p-pensi che potrei scherzare su una cosa simile, stupido!>
<le tue mani stanno tremando>
<zitto>
<d’accordo, continua>
‘Accidenti. Voglio fargli provare sul serio ciò che lui fa sempre sentire a me’
<che ti succede oggi? Non pensavo che il giorno in cui avresti avuto il coraggio di prendere l’iniziativa sarebbe mai arrivato>
<proprio così e poi l’hai scritto anche nel tuo libro!>
<eh?>
<ho letto uno dei tuoi racconti. Una volta hai detto che nei tuoi scritti si fondono sia le tue aspirazioni, che le tue fantasie. Dal momento che fai agire così un personaggio che porta il mio nome ho pensato che fosse questo il trattamento che volessi davvero ricevere da me. Per questo…T-ti prego non ridere di me! Posso farcela…sul serio>
<misaki, dico sul serio…devi smetterla di essere così inconsapevolmente seducente. Hai ancora molta strada da fare. Permettimi di accompagnarti passo dopo passo e d’insegnarti ogni cosa che so.>
<d’accordo allora…dimentica tutto. Rimangio ogni parola>
<non ti perdonerò se lo farai>
<chi credi di essere, brutto stupido! Lasciami andare!>
‘Dopo di che quello stupido di Usagi-san mi ha sbattuto sul letto ad una piazza, diventato troppo piccolo per noi due ormai per tutta la notte.
Il giorno dopo…
<misaki ti confiderò un segreto. È vero che nei miei boy’s love si fondono passioni, profitti e fantasie, comunque non ho mai sentito il desiderio di trasferirne i contenuti nella realtà. Non ho motivo, comunque, di biasimarti per averli presi come modello di riferimento per il tuo agire>
<come?>
<hai scelto tu questa strada, quindi che ne dici Misaki, di proseguire in questa direzione? Intendo farti visionare tutti miei racconti, vedi di studiarli per la prossima volta>
‘Mi sono scavato la fossa da solo! Fratello, penso di essermi cacciato in un mare di guai, senza alcuna possibilità di fuga’
‘Usagi-san insiste perché faccia i miei “compiti a casa”. Non voglio farlo, preferirei non doverlo fare. Del resto se non faccio i miei “compiti” ho una vaga idea di “quello” che potrebbe accadermi. Credimi…”quello” è ancora peggio!’
Ride
<allora è questo che vuole che faccia? Tutto qui? Solo questo? Anche se adesso sono anche io un maturo studente universitario…comunque…cose simili non le farò mai e poi mai!>
<il mo convivente non mi rivolge più la parola da circa una settimana. Chissà perché…>
Nowaki e Hiro
“Così questa è la sua risposta. Non credevo che l’avrei mai detto ma ho pensato sul serio a quanto sarei stato felice nell’essere la persona più importante per lui. Non una grande idea direi…Forse la verità è che la persona giusta, semplicemente, non ero io. Una situazione piuttosto comune al giorno d’oggi. Accade a tutti, di continuo. Sono sempre stato io, del resto, quello che continuava ad allontanarlo. Anche se, alla fine, ero sempre io quello che contava di più su di lui. Mi sento umiliato, ridicolizzato ed infelice a causa sua. Ma nonostante questo ancora innamorato di lui…”
<cos’è successo? Sei stato scaricato?>
<come? Cosa sta dicendo?! La smetta, per favore, di trasformare tutto in uno scherzo! Io…Oh…Mi dispiace…Ma che diavolo mi prende…Davvero…è tutto a posto…>
Abbraccio.
<kamijo, ascolta. Non hai ancora capito che la ‘corazza’ di perfezione che indossi sempre, in realtà, è piena di crepe?>
<senta, professore…per favore, mi lasci andare…>
<no!>
Tenta di baciarlo.
<fermo!>
<sciocco! Smettila! Professore, mi dispiace…Sta bene? Si è fatto male per caso?>
<che botta!>
Nowaki porta via Hiroki.
<che diavolo stai facendo? Mi fai male, lasciami!>
<state insieme voi due? >
<eh?>
<non posso assolutamente accettarlo!>
<lasciami la mano. Mi fai male!>
<il ritardo all’appuntamento di oggi è stata interamente colpa mia. Avevo calcolato bene i tempi, ma il treno ha subito un ritardo. Così per colpa di un mio errore di valutazione hai finito per prenderti l’acqua mentre aspettavi. Scusa! Non sarei dovuto andare, lo so! Indipendentemente dalla ragione!>
<la cosa non mi riguarda. Ci siamo già lasciati. Vattene in America, in Europa o dove diavolo preferisci!>
<hiro-san! Hiro-san!>
<non entrare!>
<no!>
<lasciami in pace!>
<hiro-san! Attenzione!>
<lasciami, non mi toccare!>
<hiro-san!>
<ti ho detto di lasciarmi! Tu…tu non hai la minima idea di come mi sia sentito in quest’ultimo anno>
<scusami. Anche stando così le cose non voglio e non posso accettare che le cose finiscano così fra noi. Durante questi 6 anni in cui è durata la nostra storia tu hai raggiunto diversi e consistenti obiettivi professionali. Li hai realizzati, passo dopo passo. Hiro-san sei davvero una persona incredibile! Invece io…sono solo uno studente che si sforza per diventare dottore senza sapere in realtà se ne sarà in grado. Sono, poi, 4 anni più giovane di te. Non posso fare niente riguardo l’età ma voglio essere io l’uomo che merita di stare al tuo fianco!>
<cosa vuoi dire con ‘merita’?>
<il piano di studio all’estero in principio prevedeva due anni di durata ma ho fatto di tutto per terminarlo in uno. Era troppo forte la voglia di rivederti. Ma una volta tornato indietro, tu eri già diventato professore un associato e così il baratro tra noi era di nuovo aumentato. Ecco perché, farò del mio meglio. Dovrò impegnarmi e concentrare tutti i miei sforzi, oppure mi lascerai indietro! Voglio raggiungerti!
Non l'ho ancora continuata. Sono stanca. Bellissime, stupendissime queste parti!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi hanno fatta piangere...