Capitolo 3: È DIFFICILE COMPRENDERSI A VICENDA
L guardò nervosamente l'orologio.
<<e che cazzo! È un'ora che è lì dentro!>> Pensò L. <<ma che cosa sta facendo? Non vorrei che avesse trovato il modo di liberarsi dalle manette.>> E così L spalancò la porta del bagno dove si trovava B. Lo trovò in condizioni alquanto imbarazzanti; si stava masturbando. Il ragazzo dagli occhi rossi fece uno scatto all'indietro, le sue guance si colorarono di bordeaux.
<<l!!! Sei proprio un pervertito! Potevi almeno bussare!>> Aveva un'espressione stupita, il suo cuore batteva a mille.
Il “pervertito” lo guardò scocciato. Ma le sue guance erano completamente rosse.
<<ci stavi mettendo troppo.>>
<<ciò non toglie che avresti almeno potuto bussare! Quella puttana di tua madre non te lo ha insegnato?>> Gli rispose di rimando B con tono cattivo.
L lo guardò, sul suo viso era dipinta un'orribile maschera volpina di rabbia. Lo spinse violentemente con le spalle al muro e mosse in avanti il bacino impedendogli di muoversi. Lo aveva inchiodato al muro. E poi gridò.
<<che cosa hai detto su mia madre? Ripetilo bastardo!>>
B si lasciò sfuggire un forte gemito. E non era di dolore...
<<cazzo L! Non così vicino!>> Mentre parlava tremava, per lui questo era troppo. Non avrebbe resistito a lungo... <<non strusciarti sul mio...>>
Tardi.
L sentì il membro del compagno spingere contro il suo. D'istinto fece per ritratte il bacino all'indietro ma sentì le mani del compagno stringersi sui suoi glutei e attirarlo a sé.
<<b! Ma cosa...>> L gemette. Gli era piaciuto. Le sue guance erano rosee ed egli voltò il viso; non voleva che Beyond Birthday lo vedesse così.
Ma stava per accadere qualcosa di molto peggiore che essere visto eccitato da B.
Qualcun altro li avrebbe sorpresi
A quel punto la porta si spalancò. Entrambi sussultarono. Ma la loro espressione di stupore non era assolutamente paragonabile a quella dell'anziano signore rimasto impietrito, completamente immobile sulla soglia, a bocca aperta.
<w-W-Watari-san...non è come pensi!>> Gridarono i due ragazzi ma era tutto inutile. Erano già incriminati. Le mani di B erano sul fondo schiena di L, quest'ultimo era rosso come un peperone e Beyond Birthday pure. Imbarazzato Watari corse via-e per far imbarazzare un uomo di questa età ce ne vuole-;aveva ricevuto lo shock più shockante della sua vita. Ancora poco e sarebbe morto per un attacco di cuore.
Non appena il proprietario della Wammy's house se ne fu andato naturalmente incominciarono i litigi.
<<ma sei imbecille o cosa! Come ti è saltato in mente di palparmi il fondo schiena! Se tu non lo avessi fatto probabilmente Watari non si sarebbe scandalizzato così tanto!>> Sbraitò L, ancora rosso di vergogna e piacere.
<<mpf! Ma se sei stato tu a mettermi con le spalle al muro! E poi non credo che quello che è successo ti dispiaccia così tanto come mi stai facendo credere! O almeno c'è una certa cosa alla quale sembra esser piaciuto molto quello che è successo...>> Disse B indicando l'erezione dell'altro.
Il giovane detective avvampò di colpo. <<stupido!>> Gli girò le spalle e si diresse in camera sua. B lo seguiva, era obbligato dato che erano legati dalle manette.
<<l ascolta...i-io non voglio litigare ancora...>>Il ragazzo dagli occhi dello shinigami tese una mano e la posò sulla spalla del ragazzo che camminava davanti a lui.
<<È tutto ok. Non sono...non sono veramente arrabbiato.>>
Erano quasi arrivati. L aprì la porta. Entrarono nella stanza.
Il detective si sedette sulla sedia a prese a giocherellare con la croce che aveva trovato in mano a B. Non aveva voglia di parlare. D'un tratto si accorse che all'estremità dell'oggetto vi era un buco. Portò il viso più vicino, incuriosito. Un forte odore di alcool lo stordì. Aveva capito tutto. Prese in mano l'anello di B e lo scrutò. Sincerò così che in realtà non era nient'altro che un apribottiglie. Sospirò. E poi si rivolse al ragazzo che si era seduto sul suo letto a leggere manga dai contenuti “lievemente” discutibili.
<<b...ho scoperto perché credi di aver visto quella Mina. Eri ubriaco.>>
Beyond Birthday sbuffò e tornò alle sue letture. <<e con questo?>>
<<e me lo chiedi anche? Bere ti fa male! Io...io non voglio che tu lo faccia. Mai più. Non devi farlo mai più.>>
<<non dovrebbe importarti di me. Spiegami perché lo fai.>>
<<i-io...non voglio che tu rovini la tua vita così. Hai una testa, vedi di usarla. Per cose utili, comer faccio io. Non per escogitare stratagemmi su come nascondere la tua dannatissima birra!>>
<<il punto non è questo. Voglio sapere perché ti importa che io non faccia errori.>>
<<non lo permetterei a nessuno, non illuderti di essere speciale. Per me sei come tutti gli altri.>>
<<non credo che vada in giro ad ammanettare tutti quelli che fanno qualcosa di sbagliato.>>
<<lo faccio invece. Con tutti i criminali. Seppur indirettamente.>>
<<allora mi stai paragonando a un criminale?>>B si sentiva ferito nell'amor proprio.
<<no. Promettimelo.>>Il tono di L era freddo e suonava come un ordine.
<<che cosa?>> Beyond Birthday non capiva che cosa avrebbe dovuto promettere a quel ragazzo.
<<che non lo farai più.>>
<<non ti prometterei mai niente.>> Mentiva.
<<promettimelo.>> Così disse L, buttando B sul letto e sedendosi a cavalcioni sopra di lui.
<<l...>>Un fremito lo scosse.<<t- te lo prometto....senti...forse dovrei preparare le valigie...>>
<<non ce ne è bisogno. Mentre eri in bagno ho detto a Watari di farlo. Deve essere ritornato per informarmi di aver finito e, non vedendomi fuori è venuto a cercarmi dentro. Gradirei comunque che tu mi aiutassi a risolvere un po' di questi casi, il tuo aiuto sarebbe prezioso.>>
<<lo faro, ma togliti di dosso, maniaco! E poi mi stai chiedendo un mucchio di cose! Che ti sembra, di poter pretendete tutto da me?>>Il doppiosenso fece arrossire entrambi. Tutto cosa?
B diede uno spintone all'amico. <<sei pesante! Dai!>>
L sorrise e si alzò. Poi diede una pacca sulla schiena al ragazzo. <<al lavoro!>>
Così passarono il loro ultimo giorno alla Wammy's House.