Mi scuso per la lunghissima attesa, ecco a voi il nuovo capitolo!!!
TUTTI-Ma che ce ne frega a noi della tua fanfiction!!!
Zitti e lasciatemi fare, questo è il mio sudato lavoro!!!!
L
L spalancò la porta ed entrò nella stanza. Beyond Birthday era steso supino sul pavimento. Nella mano destra stringeva un crocifisso, in quella sinistra portava un anello d'oro, infilato nell'anulare. L gli si avvicinò, e lo scosse lentamente, per fargli riprendere conoscenza. Non ottenne nulla. Sospirò e lo prese in braccio, lo portò in camera sua e lo stese sul letto. In attesa che si riprendesse cominciò a lavorare ai suoi casi, per ammazzare il tempo che lo separava dal risveglio di B che, lo sapeva bene, gli sarebbe parso un'eternità.
[...]
Beyond Birthday schise lentamente le palpebre, la luce lo investì violentemente, facendogli serrare gli occhi. Ci volle un po' di tempo perché potesse riaprirli. Vide un soffitto che non gli era familiare, non era quello della sua stanza, ormai anche se tutti i soffitti dell'stituto erano bianchi lui aveva imparato a riconoscere il suo, erano molte le notti che passava insonni a fissarlo.
Si sentiva stordito, e con un immenso sforzo si mise a sedere sul letto. Davanti a lui vide L. Era seduto nella sua strana posizione e gli dava le spalle.
<<ben svegliato.>> Disse il giovane detective senza voltarsi.
<<do...dov'è Mina?>> Chiese l'altro.
<<mina? Scusa ma non conosco nessuna persona con quel nome>>
<<cosa? Mina è quella ragazza che ieri è entrata qui! Non ti ricordi?>>
<<ieri non è entrato nessuno.>>
<<ti dico di si! Era bionda, occhi azzurri e uno sguardo che rimane impresso nella mente, come fai a non ricordartene?>>
<<non me ne ricordo perché tutto ciò non è mai accaduto.>>
<<no! Io..io posso provarlo! Dov'è il mio diario, quello che era sul tavolo della stanza?>>
Beyond Birthday stava cominciando ad alzare la voce. L gli portò un dito sulle labbra.
<<non c'era nessun diario.>>
<<mina esiste!>>
<<ti proverò che ho ragione.>> Concluse L, e prese per mano il suo interlocutore, dirigendosi verso la stanza contenente i registri di tutte le persone che erano entrate nella Wammi's House.
<<dove mi stai portando?>>
<<ti porto all'Archivio, la ci sono tutti i volumi che registrano l'entrata di individui, il giorno, l'ora, la lettera assegnatagli e la motivazione dell'ammissione.>>
<<mina ci sarà. Scommettiamo?>> Ribatté il ragazzo dagli occhi rossi sicuro dell'esattezza della proprio pensiero.
<<vuoi mettere una posta in gioco?>> Gli rispose l'altro sorridendogli e continuando a trascinarselo dietro.
Gli occhi di Beyond Birthday si accesero di un bagliore malvagio.
<<assolutamente si. Ti va bene se le condizioni le scelgo io?>>
L annuì con un lieve cenno del capo.
<<perfetto. Se vinci tu...sarò disposto a fare qualsiasi cosa tu mi chieda.
Ma se sarò io a vincere...ti farò compiere le azioni più umilianti per la tua dignità di essere umano, sappilo.>>
<<ci sto. Andiamo.>> Disse il giovane stringendogli la mano e suggelando il patto.
I due ragazzi erano ormai davanti alla porta.
Senza la minima esitazione Lawliet girò la maniglia e condusse il ragazzo che teneva per mano nella stanza. Non parlò. Prese solo un grande tomo da uno degli scaffali. Lo aprì, la pagina indicava il giorno prima. Era vuota.
<<ho vinto, B.>>
Il volto di colui che aveva appena nominato venne deformato dalla rabbia. Il giovane cadde in ginocchio.
<<che cosa farai di me ora, L Lawliet?>> Gridò mentre lacrime rabbiose gli rigavano il viso.
Era la prima volta che B pronunciava il nome di L.
Ma questi non ne sembrò sorpreso. Si limitò a tirarlo su e a riportarlo nella propria camera.
Una volta che furono nuovamente dentro Beyond Birthday ripeté la domanda.
<<che cosa farai di me ora, L Lawliet?>>
<<quello che tu avresti fatto di me.>>
B rabbrividì.
<<ma non ora. Lo farò nel momento più opportuno. Comunque ora che ho vinto sei costretto a fare ciò che ti dico. Verrai con me a Las Vegas. Devo sbrigare alcune faccende laggiù. Sembra che una cosca mafiosa si sia rifugiata proprio in quella città.>>
<<e va bene. Venire con te non mi da grossi problemi, l'unico problema è che sarò solo con te. E potrai vendicarti. Potrai sfruttare la scommessa.>>
<<non so se sarò tanto cattivo da riuscire a farlo. Ma di certo qualche piccola umiliazione ti toccherà dopo tutto quello che mi hai fatto passare in questi anni, non credi?>>
Beyond Birthday annuì. “Non sarà poi così male-pensò-Dopotutto L potrebbe anche farlo bene...”
Avvampò di colpo. No, non doveva pensare a quelle cose. Non in quel momento.
Sentì qualcosa di freddo avvolgergli il polso.
<<per ora userò queste, non vorrei che tu scappassi>> Disse mettendo al ragazzo uno dei “braccialetti”; l'altro l'aveva già indossato lui stesso.
<<adesso mi ammanetti pure?>> Sogghignò il giovane divertito mentre l'altro finiva di chiudere a chiave le manette, ora erano legati da quella catena che andava da un “braccialetto” all'altro ed era lunga quanto bastava per rendere i loro movimenti agevoli.
<<l'avevo sempre pensato.>> Continuò il ragazzo dagli occhi dello shinigami.
<<che cosa?>> Chiese il giovane detective.
<<che dopotutto ti piaccio. Non è forse così?>>
L divenne paonazzo.
<<che dici? Ma ti sei bevuto qualcosa ieri? Ah, ecco perché ti immagini le cose allora!>> Disse cercando di mostrarsi sicuro di sé.
<<sarà ma il tuo comportamento mi sembra piuttosto perverso. Mi vuoi portare a Las Vegas e ora mi ammanetti, scommetto che là alloggeremo in un albergo con vasca idromassaggio e visto che siamo ammanettati dovremo fare il bagno insieme, non è così?>>
Poi, di colpo, B assunse un atteggiamento teatrale e prese a recitare una sorta di monologo al fine di prendere in giro l'amico.
<<la mia verginità...ah, sono sicuro che durante questo soggiorno la perderò! Quel maniaco usa delle scuse per...>>
Non riuscì a finire la frase, L lo aveva strattonato per la catena facendolo cadere a terra ed ora gli era addosso.
<<punto primo, sicuramente tu non sei vergine da tempo; punto secondo io non sono un maniaco-e comunque non avrei interesse per te-e punto terzo pensi davvero che alloggiare in un albergo di lusso possa non dare nell'occhio? Mi credi tanto sciocco da fare un errore simile?>> Urlò l'investigatore, offeso dal comportamento dell'altro.
<<non sei un maniaco? Ma se mi sei saltato addosso! Per favore, alzati; sei pesante!>> Disse B con tono di scherno.
L si alzò, non sapeva più che fare.
<<quando partiamo?>>
<<domani mattina, perciò approfitta di oggi per fare le valigie.>>
<<ma come facciamo se siamo ammanettati? Tu dovrai pur fare le tue, no?>>
<<le ho già fatte e comunque devo controllarti.>>
<<anche se vado in bagno?>>
<<no.>> Disse il giovane duramente, ma un lieve rossore gli invadeva le guance.
<<bene, allora devo andare in bagno!>>
L sospirò e si alzò in piedi. Sarebbe restato fuori da bagno ad che il suo “amico” terminasse le sue faccende. Il giorno dopo sarebbe partito con lui. Avrebbe dovuto sopportarlo, dopotutto aveva deciso che lo avrebbe tenuto lontano dai guai, se l'era cercata. Ma non gli importava. Si sedette a terra con le ginocchia al petto e aspettò.
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Fine del chappy! Scusate se fa schifo ma ho le mie cose e di mattina scrivo cose senza senso...^^"
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Aggiornerò al più presto,ve lo prometto!