Camera #27, di Sarah Sweellow ed Emely Carson

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»Holiday
view post Posted on 7/1/2010, 14:45




Sybil Sokolov apre la camera #27, al primo piano, con terrazzo che dà sul davanti del giardino e sul boschetto.
Un letto a castello, due bagni, un solo grande cassettone, una scrivania con libreria incorporata, un divanetto.
Camera di Sarah ed Emely.
 
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The Creationist
view post Posted on 6/2/2010, 17:03




Emely Carson

Cosa... sì, lui...no, non è successo niente...non lo conosco neppure, non c'è stato...beh, non proprio niente...insomma...ma non è vero...c'è stato un errore...aspetta... pensavo armeggiando con la chiave. Stranamente, non voleva saperne di entrare nel foro della serratura com'era suo dovere, e rimbalzò contro il legno. Ascoltai con uno sguardo vacuo il suono argentino della chiave che cadeva, e strinsi la maniglia, tirando verso di me.
Niente da fare.
Mi lasciai sfuggire un'imprecazione, anzi no, due.
Alla fine mi sedetti con la schiena contro la porta e le lacrime che disegnavano linee luccicanti sul mio viso.
Proprio allora sentii dei passi venire nella mia direzione.
 
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»Holiday
view post Posted on 6/2/2010, 17:21




Mailaen Fujiwara


Nananana, nannaaa, naranaana...
Canticchiavo, signori miei, canticchiavo nella mia mente le più insulse melodie che fossi mai riuscito ad inventare. Incredibilmente, mi distraeva molto quando avevo bisogno di non pensare a nulla. Mi concentravo nella melodia, nel far concordare con "na" con un "ra".
...
Lo so, sono malato. Però era più forte di me, essere sempre di buon umore. Secondo alcuni era un pregio, secondo altri un imperdonabile sciocchezza. Che me ne importava? L'importante era che vivevo la mia vita decisamente alla giornata, e per questo ero sereno e felice eccetera.
Immediatamente mi venne in mente Night. Uhm, dovevo ancora capire perché avevo fatto quel che avevo fatto oggi pomeriggio. Proprio non capivo, non era da me capitolare come un pesce lesso. Colpa sua? Naah, ero io il cretino.
Non riuscivo a non pensare che non potevo passarla liscia, dovevano esserci per forza delle conseguenze... tipo quella telefonata.
Ecco, neanche canticchiare mi aveva distratto a sufficienza. Sbuffai e alzai gli occhi, incontrando il soffitto affrescato del... dormitorio delle ragazze?! Mi scappò da ridere. Ok, era il mio istinto predatore che mi attirava stile calamita. Feci per fare dietrofront, poi decisi che avrei usato l'uscita sul retro, quella chiusa a chiave e che dava sui dormitori maschili. Da lì, sarei direttamente andato in camera.
Poi, svoltato l'angolo, la mia mente si riempì di una valanga di "ohmmerda" "cazzocazzocazzo" et similia.
Davanti alla porta della sua camera, c'era Night, palesemente in lacrime. Oddio, ti prego, Dio, se esisti, fa' che non sia per me...
Fui assalito da un senso di colpa indescrivibile.
Mi avvicinai decisamente titubante. -N-Night?- chiesi, accennando un sorriso.
 
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The Creationist
view post Posted on 6/2/2010, 17:29




N-Night?
Tirai su con il naso in un colpo solo.
Merda! Mail, se non sbaglio questo è il dormitorio delle ragazze, sempre che i piani non siano cambiati negli ultimi...uhm, quindici minuti, direi.- sbottai, più acida di quanto avrei voluto.
Non era giusto...perchè era lì?
Eppure, un pensiero mi colpì davvero troppo dolorosamente. Mail non doveva sapere assolutamente niente di quella storia.
Mi tappai la bocca, fissandolo con occhi grandi come stelle, senza dubbio. Di colpo mi era salito un senso di nausea indicibile, che mi spinse a calciare la chiave verso il piede di Mail.
- Apri la porta, prima che vomiti qui sul parquet...- bofonchiai dietro le mani serrate.
Accidenti, perché mi guardava così male? Non venitemi a dire che era in colpa per me! Non l’avrei sopportato, ed ero già abbastanza incasinata, dolorosamente incasinata.
Il mio stomacò borbottò in modo preoccupante, e pregai ancora di resistere.
Muoviti, Mail, accidenti a te!
Chiusi gli occhi. Dovevo essere verde.
 
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»Holiday
view post Posted on 6/2/2010, 17:40




Merda! Mail, se non sbaglio questo è il dormitorio delle ragazze, sempre che i piani non siano cambiati negli ultimi...uhm, quindici minuti, direi.
Non è colpa mia, è colpa della mia testa canterina, avrei voluto dirle, ma me ne stetti intelligentemente zitto.
Apri la porta, prima che vomiti qui sul parquet...
Eh?! No, a quello non ci tenevo. Mi affrettai a raccogliere la chiave e la infilai nella serratura, in un colpo secco e deciso. Aprii la porta praticamente di scatto, rischiando di far cadere Night, che era appoggiata ad essa, all'indietro. La sorressi all'ultimo minuto e, tenendola per le spalle, la portai in camera. Chiusi con un calcio la porta e appoggiai la ragazza sul letto.
-Night, che hai?- chiesi, in tono forse un po' duro, ma preoccupato. -Veramente, spero che vada tutto bene...
Il mio istinto mi diceva di inginocchiarmi, ma Night era verde. Meglio di no.
Mi guardai intorno e scorsi la porta del bagno. Sperai ardentemente che lei si sbrigasse a... far quel che doveva fare.
-Ti senti male? Fattori psicologici? Cibo avariato? Colpa mia?- chiesi, con tono lamentoso.
 
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The Creationist
view post Posted on 6/2/2010, 17:52




-Ti senti male? Fattori psicologici? Cibo avariato? Colpa mia?-
Grazie al cielo mi sentivo già meglio.
- Oh buon Dio, Mail, smettila di farti tanti complessi. Anche se fosse colpa tua... e, per inciso, non lo è, non rompermi le scatole ora! sbottai filando in bagno.
Mi piegai sulla tazza del water e diedi il mio personale bentornato alla colazione. Mi sentii subito molto meglio.
Con una nuova carica di vita tornai in piedi e mi sciacquai la bocca davanti allo specchio. La luce entrava dorata dalla porta rimasta aperta.
Oddio, non è che Mail si è offeso?, mi venne in mente, e subito scacciai quel pensiero, angosciata.
Andava tutto bene.
-Sì, come no!- borbottai amaramente, il naso ad un centimetro dallo specchio.
 
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»Holiday
view post Posted on 6/2/2010, 18:00




Non... era colpa mia? Decisi di crederle, anche se non mi sembrava particolarmente convincente. Si alzò di botto ed andò in bagno, dove rigettò con tutta calma la sua colazione. Oh. Poi, quasi con rabbia, si risciacquò la bocca e borbottò: -Sì, come no!-, come se stesse rispondendo ai propri pensieri.
Alzai le sopracciglia, ricordandomi amaramente le parole di Sybil alla conferenza sull'educazione alla sessualità, materia più amata l'anno scorso.
"Quando una donna è molto nervosa e depressa e vomita, è incinta."
Anche se sapevo che era impossibile, mi venne comunque da ridere. Mi trattenni, dato che non ci tenevo a farmi staccare un braccio. Mi affacciai molto lentamente al bagno.
-Night?- azzardai. -Senti, dimmi subito cosa devo fare: restare e consolarti, andarmene, sparire...? Mi sento in imbarazzo!- esclamai, con la voce che diventava un po' stridula sul finale. Mi sentivo un bambino, dovevo ammetterlo. Però non sapevo davvero come comportarmi.
 
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The Creationist
view post Posted on 6/2/2010, 18:06




Strabuzzai gli occhi.
- Rimani qui, per favore. Io...penso di doverti parlare. Forse.- aggiunsi con un sorrisino.
Era così kawaii certe volte.
Anche troppo.
Mi rabbuiai.
- Mmm...Mail? Adesso ho bisogno di un uomo forte, virile, che mi sostenga. Preparati psicologicamente.-
Feci un altro sorriso, un po' troppo provocatorio. Cominciavano a farmi male le labbra e i muscoli della faccia.
La verità, Mail, non voglio dirtela. pensai amaramente.
- Penso che mi metterò a letto-
Gli passai di fianco e gli sfiorai una mano, come per invitarlo a sedersi accanto a me. Mi sedetti sul letto, sotto le coperte pesanti. Non mi ero accorta che stavo tremando!
 
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»Holiday
view post Posted on 6/2/2010, 18:15




Rimani qui, per favore. Io...penso di doverti parlare. Forse.
Ohmmerda, vuoi vedere che era incinta davvero? No, no, no, Mail, non ha senso, non avrebbe senso in nessun universo parallelo e non è possibile, smettila di farti complessi.
Mmm...Mail? Adesso ho bisogno di un uomo forte, virile, che mi sostenga. Preparati psicologicamente.
-Fujiwara descritto in tre parole, tesoro- risposi, facendo finta di atteggiarmi da gangster. Oddio, ma davvero pensavo di essere simpatico? Sbuffai senza farmi notare.
Night continuava a fare sorrisi, sorrisi provocatori, cazzo. Ero una macchina ad ormoni e lei mi istigava.
Disse che si sarebbe messa a letto. Alzai le sopracciglia. Stava così male? Insomma, si mise sotto le coperte, invitandomi con un gesto a sedermi accanto a lei. Mi strinsi nelle spalle e mi tolsi le AllStar (unico capo di abbigliamento "alla moda" che indossassi), mettendomi accanto a lei sul letto.
Ma.. tremava! Le passai un braccio intorno alle spalle.
-Su, allora, se te la senti dimmi tutto.
 
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The Creationist
view post Posted on 6/2/2010, 18:19




- Mail, perchè ho come l'impressione che tu ti senta in colpa per motivi che trascendono la mia umana comprensione?-
Gli strofinai i piedi addosso, anche se in mezzo c'era il copriletto.
- Ti ricordi la telefonata che ho ricevuto in hall dopo che abbiamo fatto sesso?- cominciai senza alcun preavviso.
 
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»Holiday
view post Posted on 6/2/2010, 18:21




-Mi sento in colpa perché penso che dovrei sentirmi in colpa, anche se magari non sono in colpa. Se mi dici che non sono in colpa, allora non mi sentirò più in colpa- dissi. Wow, viva i discorsi senza senso.
Ti ricordi la telefonata che ho ricevuto in hall dopo che abbiamo fatto sesso? disse poi lei, senza molto preavviso.
-Uh, ehm, sì. Sei diventata strana, dopo. Chi era?- chiesi, affilando lo sguardo.
 
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The Creationist
view post Posted on 7/2/2010, 14:04




-Mi sento in colpa perché penso che dovrei sentirmi in colpa, anche se magari non sono in colpa. Se mi dici che non sono in colpa, allora non mi sentirò più in colpa-
-Uh, ehm, sì. Sei diventata strana, dopo. Chi era?

Sollevai appena un angolo della bocca. Mi ributtai all'indietro, con i capelli sparsi sul cuscino e le mani sotto di esso.
- Ti ricordi cosa ti ho risposto? Era un amico... la vera domanda è: che tipo di amico sarà?-
Alzai una mano.
Sai una cosa? Dovresti conoscerlo, chissà che non ci scappi un bel duello. Qualcuno ci rimane secco, scommetto. Non ho mai capito la vostra ossessione verso di me, non sono così particolare.
Impegnati Night! Devi dare una spiegazione concisa ed efficace, non servirà a niente girarci intorno per tutto l'anno. E poi, dovrai anche incontrarlo, in ogni caso. Ammettilo!

- Mail, non fraintendermi: mi è piaciuto quello che abbiamo fatto oggi, anzi, devo farti i complimenti per le tue...ehm,doti?, ma devo dirtelo. - lo guardai, serissima. - Quando ero in Inghilterra, io ho conosciuto un ragazzo...- aggiunsi a voce bassissima.
- Anche lui deve frequentare questa scuola... l'ho visto in segreteria; stava scegliendo la camera!
 
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»Holiday
view post Posted on 9/2/2010, 14:10




Tipo di amico?! Brutto, orrendo segno. Le ragazze indicavano i fidanzati, con "tipo di amico", "amico particolare" eccetera. Probabilmente sbiancai, perché mi sentii il viso come svuotato.
In Inghilterra aveva conosciuto un ragazzo. Oh cazzo. Io avevo fatto sesso con una ragazza fidanzata?! No, no, no, no, no, no. Andava contro i miei principi! Ne avevo veramente pochi, di principi validi, ma per sfortuna di Night, il controllare se una ragazza era fidanzata o meno prima di andarci a letto (o sul divano della hall) era uno di quelli.
E poi cosa significava che mi faceva i complimenti per le mie doti? Neanche un'ora prima mi aveva chiesto se avevo intenzione di continuare una relazione. Ma lei era fidanzata! Non ci capivo nulla.
Quando disse che il ragazzo in questione era in segreteria a scegliere la camera fui talmente sbigottito da lasciarmi sfuggire un mugolio. Ero offeso a dir poco. E anche un po' arrabbiato. Un bel po'.
Mi girai dall'altra parte e appoggiai i piedi sul letto, mettendo il mento sulle ginocchia. Nyaaah, come dicevano gli otaku.
-Io... considerami offeso. Profondamente. Se non hai un particolare modo per discolparti, considerami incazzato nero.
 
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The Creationist
view post Posted on 9/2/2010, 14:28




- E perchè? Perchè diamine dovresti essere offeso?! Adesso devi spiegarmelo!-
Buttai via le coperte e mi alzai in piedi. Rabbiosamente pestai un piede per terra, facendomi anche male. cercai di non lacrimare.
- Cosa ne sai, tu, di quello che provo? Speravo mi lasciassi almeno spiegare, ma voi maschi non sapete farlo, oh no. Credete davvero che noi donne siamo delle doppiogiochiste? Volete sempre la verità, da noi! Io te l'ho data, e tu...BUM!, incazzato come se ti avessi appena detto di
Contenti voi! Io credevo fossi diverso, lo avevo sperato. Invece no! Per voi la vita fa schifo, noi facciamo schifo, tutto è contro di voi solo perchè non riuscite a riprendere il controllo del mondo che vi circonda!
Questi sono cazzi vostri, e io non voglio averci più niente a che fare, se questo è il trattamento che mi riservate! SIETE TUTTI UGUALI!-
gridai.
Dentro di me, un esercito gridava al sacrilegio, e mi imponeva di finirla e tornare da Mail, l'altro cercava di convincermi a rigettare tutto ciò che mi restava di lui. Su di me?
Arrabbiata, con le lacrime agli occhi e il viso rosso intenso per la vergogna, mi tolsi la gonna e la maglia, restando solo con la biancheria intima. Mi avvicinai a Mail, sperando di vederlo retrocedere, e mi fiondai in bagno. Chiusa la porta, ma non a chiave, m'infilai sotto il getto della doccia e mi strofinai la spugna sulla pelle fino a non poterne più, e del sangue mi uscì dai graffi.
Mi misi le mani sulla faccia.
Io...vorrei tanto...non essere mai venuta qui, stupido Prefetto! Mai! avrei voluto gridare, ma non mi uscì abbastanza voce per farlo.
 
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»Holiday
view post Posted on 9/2/2010, 17:04




Si chiuse in camera e io rimasi come un cretino seduto sul letto. Sbattei a lungo le palpebre, sentendo il getto della doccia che si accendeva violentemente. La caldaia tremò, le tubature vibrarono. Per qualche momento non seppi cosa fare. Ero incazzato, la scenata non mi aveva particolarmente toccato. Avevo ragione io, avevo ragione io. Però mi sembrava di comportarmi da stronzo, rispondendo per le rime. Per contro, non riuscivo più a trattenermi.
Mi alzai di scatto e, avvicinandomi alla porta senza aprirla, gridai: -Sono incazzato per un motivo abbastanza semplice: credevo che tu possedessi abbastanza... autocontrollo? Se proprio i tuoi ormoni non ce la facevano più, potevi gentilmente avvertirmi che sei... fidanzata? Innamorata? Quel che è. Non è mia abitudine andare a letto con la gente per svago. Né mi piace particolarmente andare a letto con la gente sapendo di mettere le corna ad altra gente. Insomma, non è carino! Io... io... è a scuola, eh? E allora glielo spieghi tu, a questo tizio, che non riuscivi a trattenerti, e che non è stata colpa mia! Certo che volevo la verità, ma, se non ti dispiace, la volevo prima. E non generalizzare!
Strinsi con forza i denti. Mi sentivo... usato. Anche se spesso ero io, il tizio che disilludeva le fanciulle, mi sentivo tradito.
-Se i tuoi sentimenti sono completamente orientati verso il tizio in questione, mi sembra abbastanza logico che io sono il giochino per trastullarti in sua assenza! Sono la bambola gonfiabile del negozio a Osaka?!
Mi era venuto in mente il sexy shop di Osaka perché era stato il primo che avessi mai visto, ma il citarlo dava un che di veritiero alla predica.
-Perciò non fare l'offesa, che qui l'incazzato sono io.
 
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33 replies since 7/1/2010, 14:45   146 views
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