Prendete il primo libro..., ... che avete sottomano

Dal titolo mi sembra abbastanza chiaro: prendete il primo libro che vi capita fra le mani (cercate di non andare a sceglierlo!), aprite una pagina a caso e scrivete le prime frasi su cui vi cade l'occhio (anche queste non da scegliere).
Parto:
1) Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e con la Seconda Legge.
(Manuale di Robotica, 56a Edizione - 2058 d.C.)

Io, robot; Isaac Asimov

Ok, non sono stata molto onesta nonostante le regole scritte sopra, ma visto il topic che ho aperto a riguardo mi sentivo in dovere. E comunque sto rileggendo i libri in cui sono menzionate le tre leggi, quindi in un certo senso (trovarlo, questo senso, è davvero difficile, credetemi) non sono completamente in errore.

Lo giuro, non ho preso apposta questo libro, né questa frase. Sono circostanze fortuite, ma ho preso la frase che mi piace di più in uno dei libri che mi piacciono di più xD e ho beccato proprio l'ultima pagina...
Cent'anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez.
"Tuttavia, prima di arrivare al verso finale, aveva già compreso che non sarebbe mai più uscito da quella stanza, perché era previsto che la città degli specchi (o degli specchietti) sarebbe stata spianata dal vento e bandita dalla memoria degli uomini nell'istante in cui Aureliano Babilonia avesse terminato di decifrare le pergamene, e che tutto quello che vi era scritto era irripetibile da sempre e per sempre, perché le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra."
<3

"Quando furono tutte sedute a tavola, Luce apprezzò l'atmosfera allegra e disordinata della cucina di Sid. I mobili erando gialli e arancioni, come il lampadario centrale. Davanti al camino acceso c'era una cesta imbottita in cui Daimon si era messo a russare beato."

Ragazze dell'Olimpo, Elena Kedros.

lo so che sono strana, ma ADORO quel libro!

" Sbaglio o una volta ti ho dato dello stronzo? Ciao ciao"
Da Due lune, di J. Johnson

Ok....stavo leggendo una storiella al mio fratellino e quindi beccatevi questo!
"Le incantevoli notti d'Estate regalano sempre un po' di magia, dieci stelle ora brillano in cielo, ma a quella che lascia la scia affido il mio desiderio: un gattino color latte e caffè un batuffolo soffice e caldo che giochi con me."
Le stelline dei desideri
Illustrazioni di Trace Moronet
Testo di Allia Zobel-Nolan

XD

La grande porta si chiuse fragorosamente. Bum. Le sparre di ferro la sprangarono. Clang. Il cancello era serrato. Sam si scaraventò contro le impenetrabili lamini d'ottone e cadde per terra privo di sensi. Lui era fuori nell'oscurità; Frodo era vivo ma prigioniero del Nemico.

Frase finale de Il signore degli anelli - Le due torri, J. R. R. Tolkien.

18 GEnnaio. Il matino continuammo in direzione sud, con tempo favorevole come prima. Mare liscio come olio, aria sufficientemente tiepida, brezze da nord, la temperature dell'acqua 53°.
Da Le avventure di Arthur Gordon Pym, Edgar Allan Poe

Guardando da lassù i tetti scintillanti, il fumo e le libellule rosse, eravamo stati invasi da una sensazione di calore e intimità, e forse a tutti e due inconsciamente sarebbe piaciuto conservare quel momento in qualche modo. Il nostro bacio era stato di quel tipo. Ma naturalmente, come ogni bacio, neanche quello era completamente privo di rischi.
Da Norwegian Wood di Murakami Haruki.

"O frati", dissi, "che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia

d'i nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negar l'esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".

Divina Commedia, Inferno, canto XXVI
Dante Alighieri

Io devo sempre fare la voce fuori dal coro
Amo la Divina Commedia, ma Ulisse è qualcosa di sublime

Totale cambio di genere, per due libri che ho letto e sto leggendo al momento.

"Dieci poveri negretti
Se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.
Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.
Otto poveri negretti
Se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.
Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s'infranse a mezzo
e sei soli ne restar.
I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.
Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale
quattro soli ne restar.
Quattro poveri negretti
salpan verso l'alto mar:
uno un granchio se lo prende,
e tre soli ne restar.
I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l'orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.
I due poveri negretti
stanno al sole per un po':
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.
Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino s'impiccò
e nessuno ne restò."

10 piccolo indiani, Agatha Christie






"Allora Clarice, gli agnelli hanno smesso di gridare?"
(detta dal dr Hannibal Lecter xD)

Il silenzio degli innocenti, Thomas Harris

L'avventura dei tre studenti

- Ci è entrato, dopo la sua avventura?-

Lonerin si sentì la gola secca. Era solo nella roccaforte del nemico, i ponti con l'esterno erano tutti tagliati e la riuscita della sua missione era legata alla sua sopravvivenza, cosa di cui era tutt'altro che sicuro.
- Le Guerre del Mondo Emerso - La setta degli assassini, Licia Troisi