4 Hands Fanfiction

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L_Vendect
view post Posted on 1/12/2009, 14:41




" Perchè urla?" pensò Mello, con la testa che rimbombava.
- Matt..-
L'altro gli si avvicinò.
- Vuoi stare zitto, stupido?- e gli diede una pacca in testa; il gesto sembrò esaurirgli tutte le energie.
- Mi hai picchiato! Perchè mi hai picchiato?- piagnucolò Matt. Due minuti che era sveglio e già Matt gli aveva fatto girare le palle. Si voltò dall'altra parte nonostante le fitte al collo.
Restò allibito vedendo Near davanti al vetro, con il viso arrossato e gli occhi gonfi di pianto.


SPOILER (click to view)
Si ricomincia!!!

 
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»Holiday
view post Posted on 6/12/2009, 16:08




Matt si mise di nuovo in macchina. Chiuse la portiera quasi con violenza. - Deficienti. Evidentemente, qui in Inghilterra, i distributori di benzina sono tutti deficienti.
Inserì le chiavi nel cruscotto e il motore si avviò con un concerto di fusa.
- Che macchina - commentò ammirato Mello al suono del motore. - Cioè, arriviamo dalla Francia e al porto di Dover troviamo una Cadillac.
Lianna appoggiò la testa allo schienale. - Meno male che è così comoda. Credo che dormirò.
Matt rise. - Ti prego, non fare come Near che ronfa come un bambino.
Infatti, l'albino si era addormentato nemmeno dieci minuti dopo essere salito in macchina.
Mello appoggiò la testa al finestrino, a metà tra lo sprezzante e il divertito. - Tsé. Sembra un bambino di sei anni.
Un cellulare squillò. Lianna sobbalzò. Era il suo. - Pronto? Oh, Watari. Sì, siamo già a... dove siamo, Matt?
- Crawley.
- Crawley. Quel posto vicino a Gatwick. Quanto manca, Matt?
- Minimo 800 km.
- Ci metteremo un po', Watari. No che non vogliamo un aereo! Ci fai arrivare dalla Francia perché non attiriamo sospetti e poi vuoi che prendiamo un aereo?!
- Calmati, Lianna - disse Mello, alzando le sopracciglia.
- Sì, sì. Sì. Certo. Sì, per stasera dovremmo farcela. Ciao.
La ragazza chiuse la conversazione.
Matt sbadigliò.
- Ehi, guarda che se ti addormenti in macchina ci uccidi tutti - fece notare Mello. - Fa' guidare me, che in nave ho dormito.
A parte Mello (e Near, ma lui comunque non poteva guidare), erano tutti piuttosto stanchi. Una volta usciti dall'ospedale, la mattina prima, avevano saputo che L, colto da un'improvvisa illuminazione, se n'era già andato in Inghilterra. Watari li aveva chiamati e aveva ordinato loro di prendere un aereo per Lilla (dieci ore), un pullman privato fino a Calais (nove ore), da cui sarebbero partiti con la nave verso Dover (tre ore). E poi in macchina, fino a Winchester. Comprensibilmente, erano stanchi morti.
- No, Mello, per piacere! Ti hanno dimesso ieri da un ospedale e già vuoi guidare? - ribatté Lianna.
Matt disse: - Calmi, ragazzi. Ci sarà un autogrill, un hotel, da qualche parte. Ci fermiamo e dormiamo tutti. Almeno Near non si sveglierà con il mal di schiena.
Mello sbuffò. - Ok.
 
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L_Vendect
view post Posted on 6/12/2009, 16:57




Tokyo


- Mikami. Credevo di essere stato piuttosto chiaro con te. Niente più scherzi di cattivo gusto!- la voce di Yagami era fredda e sotile, e fece venire la pelle d'oca all'uomo.
- Hai ragione, Dio, come sempre-

Edited by »Holiday - 6/12/2009, 17:08
 
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»Holiday
view post Posted on 6/12/2009, 17:21




- La macchina del capo ha un buco nella gomma! La macchina del capo ha un buco nella gomma! La macchina del capo ha un buco nella gomma RIPARIAMOLA CON IL CHEWING GUM!
Finita la canzone, tutti si misero a ridere, perfino Near. Sembravano essere tornati tutti bambini, quando alla Wammy's facevano degli scherzi a Watari e a Roger.
Matt finì di asciugarsi le lacrime. Appena aprì gli occhi, urlò: - Lianna! Attenta!
La ragazza, che stava parlando con Mello e non guardava la strada, frenò bruscamente. Near batté la testa sul sedile davanti e Matt subì un dolorosissimo colpo di frusta al collo. Pur avendo frenato, Lianna non poté fare a meno di investire l'uomo che stava attraversando la strada... correndo.
Lianna ansimò per un attimo, con la testa appoggiata al volante. - Ho investito una persona? - chiese, con voce rotta, senza alzare la testa.
Mello si sporse in avanti, inorridendo. - Oddio, credo proprio di sì.

Mikami si prese la testa tra le mani. Anche se il suo piccolo... sacrificio non era piaciuto a Dio, lui continuava a pensare che fosse una buona trovata. I cinque piccoli Sherlock avrebbero smesso di fare gli impiccioni, di ficcare il naso nelle faccende del suo Dio.
Quando avessero tirato sotto Hatori... uh, avrebbero trovato una sorpresa.
 
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»Holiday
view post Posted on 6/12/2009, 17:45




{Lo so che vi sto rompendo, ma oggi mi sento ispirata *-*}

Lianna scese dalla macchina, correndo sulle punte come una ballerina di un musical tragico. Anche Mello si precipitò fuori dalla macchina, ma non per andare a soccorrere l'uomo, bensì per vedere come stavano Matt e Near. Aprì la portiera di dietro e vide che Near si teneva il naso. Aveva tutta la camicia macchiata di rosso.
- Mello.. mi gira la testa... - disse il ragazzino.
- Hai preso una bella botta, nano, e con la testa molliccia che ti ritrovi saresti capace di aver perso un pezzo di cranio.
- Non lo conforti, Mello - ribatté Matt.
- Tu vai a dare una mano a Lianna, deficiente. A questo nano ci penso io.
Matt strabuzzò gli occhi. Mello che aiutava Near? Wow, avvenimento storico. Però, un po' era anche offeso per come gli aveva risposto. Mugugnando, si alzò e scese dalla Cadillac.
Lianna era china sull'uomo, in lacrime. Appena sentì i passi di Matt si girò. - L'ho ucciso, Matt, l'ho ucciso... - mormorò, con aria sconvolta.
Matt si inginocchiò accanto a lei e le cinse le spalle. Lianna gli affondò il viso nell'incavo del collo. Matt esalò un sospiro tremante, poi trovò il coraggio di guardare il cadavere. Aveva la faccia maciullata e una grande macchia di sangue sulla schiena. Era in posizione prona, con il collo in un'angolazione orrenda a vedersi.
Con molta cautela, il rosso cercò di girarlo, poi si fermò, impietrito.
La maglietta, un tempo bianca, recava la scritta: - Sappiamo dove siete e dove andate.
Come firma c'era scritto "l'emissario di Dio" in giapponese.
Matt fece un paio di collegamenti mentali, poi mormorò: - Lianna... l'hanno ucciso con il Death Note, non è colpa tua.
 
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L_Vendect
view post Posted on 9/12/2009, 16:23




Oh My God *W*
Io ti adoro!


Mello mise con forza un fazzoletto in mano a Near, con un lapidario:- pulisciti, forza!-
Poi sentì le parole di Matt "Kira...Death Note" e gli si annebbiò la vista. Più precisamente si tinse di uno sgradevole rosso fuoco.
Con grande fatica ricordò di tenere una mano sulla fronte a Near per fermare l'emorragia.
Ma il sangue di Near...non era bianco? Sogghignò.
 
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»Holiday
view post Posted on 9/12/2009, 16:44




LOL, sangue bianco xD

Mello fece inclinare la testa di Near all'indietro, poi gli premette un pollice sulla radice del naso, dalla parte dove sanguinava. - Se ti sei rotto il naso -cosa molto probabile- dovrò mettertelo a posto, e farà male.
L'albino, per tutta risposta, strabuzzò gli occhi e gemette. - No... - mormorò - Fa già troppo male adesso... non voglio altro dolore...
Mello era quasi commosso. Near aveva paura del dolore. Comprensibile, con l'infanzia che aveva passato.
Dopo qualche minuto di immobilità, rotta soltanto dai singhiozzi di Lianna, Mello tolse la mano insanguinata dal naso di Near. Aveva fermato l'emorragia. Soddisfatto, fece per alzarsi, ma il ragazzino gli saltò letteralmente in braccio. - No, Mello... - mugugnò.
Mello alzò le sopracciglia, furente, ma non fece una piega e chiuse la portiera con un calcio.
 
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»Holiday
view post Posted on 10/12/2009, 20:40




Il biondo camminò fino a Matt, che abbracciava Lianna, ancora scossa da singhiozzi incontrollabili. Non era riuscito a sopportare Near per più di tre secondi e l'aveva già messo giù.
Mello si accosciò accanto a Lianna. La prese per le spalle, in modo da farle staccare il viso da Matt e le piantò gli occhi in faccia.
- Lianna, non è colpa tua, era inevitabile. Calmati.
Lianna lo trovò così affascinante e allo stesso tempo freddo che smise di piangere quasi subito.
- Brava. Adesso, Matt, chiama Watari. Al diavolo la discrezione, non voglio che qualcun altro si butti sotto la macchina.
Matt lo guardò, a metà tra il rispettoso e l'infastidito. Mello era da un momento all'altro diventato il leader, in modo alquanto prepotente, ma comunque abile e fermo. Il rosso si riscosse e annuì. Si alzò e tornò alla macchina.

Il cellulare dell'uomo squillò. Era il cellulare riservato alle comunicazioni con Dio. Un cellulare quasi mistico.
Aveva un aggeggio di qualche centimetro attaccato alla base: un camuffatore di voce.
Rispose: - Sì?
Una voce camuffata, ma diversa dalla solita, gli disse: - Sono Takada.
Allora l'intermediaria era arrivata. L'arcangelo.
- Dio non può più...? - chiese Mikami. Non può più parlare.
- No. Ormai è controllato.
- Capisco.
- Proceda comunque con la seconda fase.
- Sì.
 
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L_Vendect
view post Posted on 25/12/2009, 16:45




UUUH

L'uomo aprì il quaderno dalla copertina nera e rigida, con un misto di terrore e venerazione.
- Eliminato, eliminato, eliminato...-
Il tempo scorreva, la penna consumava incessante l'inchiostro in quel lavoro di morte per cui era destinata. La mano sul mouse faceva scendere la pagina dei volti e lui scriveva, in gloria di Dio, scriveva...
Dio non può più- Io sono il suo discepolo e ho il diritto di seguire le orme gloriose di Dio. Io sono il suo profeta, il figlio prediletto pensò, arricciando le labbra.
Con gli occhi inquadrò per un attimo un viso giovane, più di lui, con le labbra sottili stese in un sorriso timido e sarcastico. Da un angolo della bocca penzolava una sigaretta fatta in casa. Il dettaglio più importante erano i capelli insolitamente accesi, color rosso fuoco. Era un altro criminale, ma l'uomo non scrisse il suo nome.
Rimase ipnotizzato da lui; la penna cadde per terra con un piccolo tonfo.
Tu...
Sbarrò gli occhi.
Non era possibile.
Cos'era quella cosa che scavalcava l'amore per Dio, come non era mai riuscito a fare nessuno?
Dio!
Impossibile. Come poteva amare qualcun altro?
Eppure era ancora lì, il suo nome chiaro, Mail Jeevas. Era un criminale da uccidere, come gli altri.
Lo era, ma l'uomo passò avanti.
 
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»Holiday
view post Posted on 26/12/2009, 16:52




L ingoiò un marshmallow senza quasi masticarlo. Fissava lo schermo del computer, una pagina aperta sul sito top secret del Parlamento giapponese.
Wedy aveva fatto un ottimo lavoro, crackando la password e rimuovendo il firewall. Il sito era visualizzabile nella sua quasi interezza.
Il detective fece scorrere ancora la scrollbar.
Memorizzò i nomi di tutti i deputati giapponesi. Ce n'era uno in particolare, il più giovane, che lo interessava, ma L non si faceva mai guidare dai presentimenti.
Dei passi dietro di sé lo distolsero dal computer. L si girò. Era Watari.
- L, Mello ha appena chiamato. Vuole che vada a prenderli.
L alzò le sopracciglia. - E perché mai? Cos'è successo?
- Non me l'ha detto. Vuole parlare con te.
L sorrise sotto i baffi pensando alla faccia tosta di Mello. - Prepara l'elicottero - disse, saltando giù dalla sedia.
Watari indicò il computer. - E quello...? Se lasci aperta quella pagina... insomma, se è veramente come pensi...
- Oh, a quello ci penserà Wedy. E comunque, dev'essere un solo deputato giapponese, immischiato nella faccenda, non tutto il Parlamento. Non potrebbero dirmi nulla, e in ogni caso io sono L, ricordatelo, posso fare quello che voglio.
"Affermazione audace. E alquanto infantile" pensò Watari, ma nonostante tutto si diresse verso l'hangar.
 
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L_Vendect
view post Posted on 26/12/2009, 17:03




La stampante che L aveva azionato un secondo prima dell'arrivo di Watari si mise in moto, e un foglio venne sputato fuori con un ronzio. Scivolò sulla moquette, ben in vista.
Accanto alla foto di un uomo dall'aria seriosa, fasciato in un completo nero, c'erano i suoi dati: nome, cognome, età, e un breve curriculum vitae.
Se qualcuno l'avesse letto, sarebbe rimasto impressionato, e non per le qualificazioni del parlamentare, bensì dalla sanguinosa storia familiare che si era lasciato alle spalle.
Sia la madre che il padre erano morti in strane circostanze, incidenti fatali.

***



L si sedette accanto a Watari e infilò un paio di cuffiette con microfono incorporato, quindi fece segno con il pollice alto. Watari mise in moto; le pale si azionarono prima con un breve sibilo, poi con un rumore ininterrotto.
Chissà cosa vogliono Mello e gli altri... dalla telefonata sembrava piuttosto infuriato rifletté distrattamente.
Aveva l'impressione...come se avesse dimenticato qualcosa di importante...
 
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»Holiday
view post Posted on 26/12/2009, 17:18




Light Yagami si passò una mano sul volto. Era stanco, stanco morto.
Era forse troppo, per lui? Doveva prendersi una pausa?
No. Lui era Dio, e Dio non si prende delle pause.
Quei maledetti Sherlock Holmes. Piccoli mocciosi al seguito di un pazzo, un pazzo!
Doveva assolutamente toglierli di mezzo.
Gli cadde un occhio sul telefono che usava per comunicare con Takada. "Mi controllano" si ricordò.
Però... lei aveva un quaderno... perché non provare?

Non impiegarono molto per arrivare. Watari guidava con assoluta maestria e si poteva permettere di andare a velocità folli.
Sin da prima di atterrare si poteva vedere la Cadillac, parcheggiata sul ciglio della strada, e i ragazzi seduti a terra, a braccia incrociate, a fissare una macchia bianca e rossa in mezzo alla strada.
Nell'elicottero scese una sensazione viscida di inquietudine.
L aggrottò le sopracciglia. - Watari, sbaglio o quello è un uomo morto?

Mello si alzò appena sentì il rumore delle pale di un elicottero. - Santo Dio, finalmente! - esclamò.
Man mano che il veicolo perdeva quota, i capelli di Mello svolazzavano più velocemente.
Tutti si girarono. Attendevano uno di quei spettacolari atterraggi tipici di Watari. Infatti, il fondatore della Wammy's House eseguì un paio di evoluzioni con l'elicottero prima di atterrare.
Epico.
E, per completare la maestà del momento, risuonò uno sparo nell'aria.
 
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L_Vendect
view post Posted on 26/12/2009, 17:28




SPOILER (click to view)
Mello si alzò appena sentì il rumore delle pale di un elicottero. - Santo Dio, finalmente! - esclamò.
Man mano che il veicolo perdeva quota, i capelli di Mello svolazzavano più velocemente.
Tutti si girarono. Attendevano uno di quei spettacolari atterraggi tipici di Watari. Infatti, il fondatore della Wammy's House eseguì un paio di evoluzioni con l'elicottero prima di atterrare.
Epico.
E, per completare la maestà del momento, risuonò uno sparo nell'aria.



LOL!


Ci fu un attimo di raggelato silenzio, in cui Near si voltò a guardare tutte le persone accanto a sé. Alzò la mano magra e infantile e con quella cominciò a tormentare un ricciolo chiaro. Guardava in direzione dell'elicottero e taceva.
- Oh mio Dio!- sbraitò Lianna; la ragazza si alzò in piedi, traballante a causa delle gambe intorpidite, e corse in direzione del veicolo appena atterrato. Mello la seguì subito dopo.
Assieme infilarono la testa nell'abitacolo; alcuni pezzetti di vetro erano caduti in grembo a L, per una volta senza parole.
- Stai bene?- strillò Lianna, ad alta voce. Al suo fianco, Watari si deterse il sudore dalla fronte. A meno di una decina di centimetri dal suo viso era passato un proiettile, in quel momento conficcato nella parete alle sue spalle.
 
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Twilightiana
view post Posted on 26/12/2009, 17:29




Vi Ammiro *.*

Bravissime *.*
 
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L_Vendect
view post Posted on 26/12/2009, 17:31




Grazie TeSoro *_*
 
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71 replies since 12/11/2009, 19:15   517 views
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